Spunta un dossier sulle spese sostenute
Un documento riassuntivo, non protocollato ma dai contenuti definiti “sgradevoli”, circola nella Città del Vaticano.
Si tratta di un elenco datato 1998. Comprende un dettaglio di spese tra le quali sarebbero elencati alcuni esborsi per un totale di oltre 480 milioni delle vecchie Lire, che la Santa Sede avrebbe sostenuto per portare a “compimento” il caso di Emanuela Orlandi.
Sulla genuinità del documento stanno ora indagando gli organi competenti vaticani.
Questa nuova vicenda della intricata questione relativa alla scomparsa della giovane, getta alcuni dubbi sulla situazione interna allo Stato del Papa.
Ci si chiede perché il “caso Orlandi” sia stato portato nuovamente alla ribalta. E ciò nel caso il dossier si dimostrasse fasullo. Nel caso contrario, invece, ci sarebbe un ennesima recrudescenza degli sforzi per portare a galla una risposta ai tanti enigmi che il fatto ha sollevato.
Il contenuto del documento è stato oggetto di un libro-inchiesta di Emiliano Fittipaldi, dal titolo “Gli impostori”.
Emanuela Orlandi scomparve in modo misterioso nel 1983, e da allora gli sforzi per ritrovarla sono stati vani.
La giustificazione di alcuni costi messi in elenco si riferiscono, seppure in modo poco chiaro nell’esposizione, a fatti che riconducono alla giovane. E nello stesso tempo portano alla luce viaggi del medico e di autorità vaticane a Londra.
Nelle ultime voci si fa riferimento a costi inerenti alla chiusura della pratica, e testualmente: “Attività generale e trasferimento presso Stato Città del Vaticano, con relativo disbrigo pratiche finali: L. 21.000.000”. Dopo avere elencato anche “spese sanitarie” e di “vitto e alloggio” nella capitale inglese.
Questi costi sarebbero stati sostenuti dall’aprile 1993 al 1997 e nell’esposizione sarebbero riferiti direttamente alla cittadina Orlandi. Rispettivamente 10 e 14 anni dopo la sua scomparsa.
L’intelligence vaticana
Un duro lavoro attende quindi il Dr. Domenico Giani, già alto funzionario dei nostri servizi segreti, prima di ricoprire l’attuale incarico alla guida della Gendarmeria Vaticana. Il corpo dei gendarmi svolge, come risaputo, tra le altre cose, il servizio di intelligence.
Ai tempi della vicenda al suo posto c’era il Dr. Camillo Cibin, del quale emergerebbero tracce di spostamenti a Londra nel periodo in questione.
Il dossier cita al suo interno nomi famosi tra i vertici del tempo alla Santa Sede, come quelli del Cardinale Re e del Cardinale.
Il documento pone quindi in evidenza quantomeno una “guerra” senza precedenti che sarebbe incorso all’interno delle mura leonine.
Certamente la salita al soglio pontificio di Papa Francesco ha rimescolato le carte degli equilibri interni alla città Stato. La sua opera di approfondimento arriva in effetti, e questo appare sempre più evidente alla luce dei fatti, di quanto abbiano potuto fare i Pontefici precedenti.
E se ci sono degli “impostori”, chi sono?
La famiglia ha chiesto ancora chiarimenti, riferendosi esplicitamente ad una frase di Francesco I circa il fatto che la Verità non si contratta.